Il 25 novembre 1963 l’agenzia United Press International incaricò il giovane fotografo STAN STEARNS di seguire il funerale del presidente John F. Kennedy.
STAN STEARNS si trovò insieme a una settantina di colleghi schiacciato nella zona riservata alla stampa di fronte alla cattedrale di Washington. Al momento dell’uscita della bara di JFK, STAN STEARNS riuscì, grazie a un teleobiettivo, a catturare le espressioni della moglie Jacqueline e soprattutto del piccolo John che compiva tre anni proprio nel giorno del funerale del padre.
Dopo aver scattato la foto del piccolo JFK jr che saluta la bara del padre insieme al picchetto d’onore ha ignorato l’ordine dell’agenzia di andare al Cimitero Nazionale di Arlington. Si è subito diretto all’ufficio della redazione, sicuro di aver catturato l’immagine indelebile della giornata.
Il responsabile della fotografia in ufficio era furioso: “Faresti meglio a tornare al funerale o sei licenziato!”. Il redattore camminava fuori dalla camera oscura mentre STAN STEARNS sviluppava il rullino personalmente. Il fotografo consegnò la foto al responsabile che urlo: “Ah! La foto!”.
STAN STEARNS entrò nella storia del fotogiornalismo, e contribuì a incapsulare il dolore di una nazione con un’immagine che unì il popolo americano in un profondo sentimento di orgoglio e compassione.